Gli ultimi 10 anni della GiOC


Nel dicembre 1995, sempre a Bellaria, si è tenuto il X Congresso Nazionale intitolato "La storia siamo anche noi", in cui si è riflettuto sull'organizzazione e sulla formazione e in cui si è presentata la piattaforma di richieste sulla formazione professionale, accompagnate da 10.000 firme raccolte in tutta Italia. Si approvano anche nuove modifiche allo statuto, che permettono alla GiOC di essere riconosciuta come associazione di volontariato e di iscriversi all'Albo regionale del Piemonte.

A Rimini, l'11 ottobre del 1997, si è celebrata la prima festa nazionale dei giovani lavoratori... o quasi intitolata "Io rischio positivo", una delle iniziative che hanno avuto più rilievo nella storia della GiOC italiana. Alla festa hanno partecipato più di 2000 giovani da tutta l'Italia e abbiamo esposto riflessioni e proposte sulla sicurezza a istituzioni, sindacato e Chiesa italiana.

A Chianciano, dal 5 all'8 dicembre 1998, si è celebrato l'XI Congresso Nazionale dal titolo "Protagonisti del nostro tempo. Giovani lavoratori una ricchezza per la società e per la Chiesa". La relazione congressuale coglieva quattro sfide: -l'estensione -l'organizzazione -la formazione -l'educazione alla mondialità. I lavori congressuali si sono concentrati su quattro aspetti: -il militante (uno stile di vita) -la fede (le radici della fedeltà) -il movimento (diamo gambe alle nostre idee) -i soggetti (giovani lavoratori, destinatari e risorse del progetto della GiOC).

Il 9-10 giugno del 2001 si è tenuta a Bari la "II Festa nazionale dei giovani lavoratori …o quasi" dal titolo "Ci sto dentro". Il titolo si riferiva alla Campagna d'azione sulla partecipazione dei giovani nella società e nel lavoro. La manifestazione ha visto il coinvolgimento dei giovani del Progetto Policoro per lo sviluppo di una nuova cultura del lavoro nel Sud Italia.
Nel dicembre 2001 si è tenuto a Milano il XII Congresso dal titolo "Partecipare il presente, costruire il futuro". Il documento congressuale ha raccolto l'esigenza dei militanti di recuperare i fondamenti e le scelte storiche della GiOC. Ci si è dati per gli anni a venire quattro priorità: -dalla parte dei giovani lavoratori -l'educazione e l'evangelizzazione -mondialità e sviluppo sostenibile -associazionismo e partecipazione.

Il 2003 vede l’associazione impegnata nel campo nazionale sull’educazione, concretizzatosi in una rilettura del compito educativo della GiOC a fronte delle sfide che provengono dalle trasformazioni del mondo del lavoro, della società e della condizione giovanile. Il campo coincide anche con l'avvicendamento dell'assistente nazionale, nominato per la prima volta dalla CEI.
Infine, nell’estate del 2004, la GiOC italiana ospita il 6° Consiglio internazionale del CIGiOC, a cui partecipano oltre cento delegati in rappresentanza dei 60 paesi aderenti al Coordinamento Internazionale. Il titolo di questo evento “We are the difference - Facciamo la differenza” è servito a ribadire che la missione della GiOC rimane incontrare ed accompagnare i giovani lavoratori a diventare protagonisti della propria vita.

 

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